Vedo fiorire qua e la tanti post sulla riapertura del Tracciolino, molti contenti dell’idea di vedere una strada riaprire in una zona ambientale magnifica. Ma e possibile che pochi vedono le conseguenze negative probabili di questo proggeto? A me pare un idea del l’altro secolo. Condivido su questa paggina quello che ho gia scritto altrove sperando che altri si sentano come me, che la sfortuna di un'epoca possa diventare la fortuna di un'altra ...
« Avevo scritto un commento sul gruppo Facebook "riaprire il Tracciolino". Purtroppo il mio commento non e stato pubblicato dal amministratore del gruppo. In quel gruppo, si parla solo di aprire una strada, non delle modalita di come inserire questa strada in un futuro rispettoso del ecosistema che fa di questa zona un tesoro. Peccato, mi ero sbagliato gruppo ... Non cercavo polemiche ma volevo solo dare voce a un altro punto di vista probabilmente minoritorio e informato parzialmente sulla situazione dato che abito in Belgio la maggior parte del anno.
Rimango convinto pero che l’argomento economico e quello di convenienze di mobilità non possono piu essere messi avanti da soli, non in 2021 quando le sfide del futuro sono diventate anche sfide ambientali. Per me, oggi piu che mai, il Tracciolino e un diamante che bisogna trattare bene e la sfortuna di un epoca che ha chiuso la strada potrebbe diventare la fortuna di un altra. In riguardo al proggetto di riapertura del Tracciolino, dobbiamo pensarci bene perche non e solo una questione di riaprire una strada e poi tutto per magia finisce bene, ci si passa in macchina, il commercio si fa come una volta, la gente si gode il paesaggio, etc...
Il Tracciolino e un bello e ricco ecosistema perche non ci passa piu nessuno... il giorno che ci passano tanti sara la fine del paradiso ... Qui in questo caso non si puo avere l’uovo e la gallina.
Credere, come mi e stato detto, che aperto non ci passeranno che poche persone mi pare pericoloso . Aprire (o in questo caso riaprire) una strada ha sempre un effetto di richiamo a piu traffico ( vedere i studi di urban planning), una volta un « canale » aperto il flusso scorre senza certezza sul quanti e come lo useranno.
Secondo, le conseguenze della frammentazione di una zona d’interesso ambientale forte come la zona del Tracciolino da una strada sono importanti: i mezzi moderni di trasporto non sono muli di un’epoca, la ricostruzione,la manutenzione stradale e la rottura di un ecosistema in questo caso tornato omogeno da una strada avranno conseguenze importanti su questa zona ambientale ricca.
Il mio ultimo argomento e un argomento di cuore. Essendo figlio di emigrato, sono piu di 50 anni che torno in famiglia in zona di Cancello-Atina, 40 anni che affaccio quella superstrada, questo mostro scervellato servo del tutto al’commercio. Le conseguenze di questa strada sul’ecosistema della zona sono disastrose e non parlo solo della fauna e flora, noi umani ci abbiamo dovuto addattare bene o male ( e piu male che bene vi assicuro !)... Ok il paragono con il Tracciolino puo sembrare un po violento, ma quello che mi pare da paragono e che una strada non e mai innocente, porta del bene e del male. La fortuna del Tracciolino e che si e fatto scordare. Non roviniamo questa opportunita. Cerchiamo di non svendere un’altra volta la qualita ambientale di questa zona che ha gia pagato il suo tributo alla modernita con la superstrada Cassino-Sora.
I movimenti ambientalisti attuali mettono l’accento sul importanza di trovare un modo di risacralizzare la natura e di dargli la sua voce nella discussione per sperare proteggerla e salvarci noi umani nello stesso tempo.
E per questo che mi piacerebbe invitare a pensare le soluzioni in modo veramente ambientalista come Aldo Leopold che invitava a « pensare come la montagna », e di pensarla cosi : « cosa vuole il Tracciolino ? » Non penso che risponderebbe : « farsi fotografare da turisti pigri per un like su i social ».
Da parte mia, vi propongo questa immagine : E se l’Eremo dello Spirito Santo fosse la porta di un tempio selvatico in cui l’airone e le aquile fossero sacrestani discreti aspettando nel silenzio vergine che riallaciassimo con la nostra anima selvaggia? ... Immaginiamo adesso in questa scena il passaggio «profano» di una macchina o del club motociclista ...
Un saluto affettuoso dal Belgio. »
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